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Agenti immobiliari: è ora di cambiare!

1024 536 Gerardo Paterna

Senza alcun trasporto emotivo (o forse sì!) vi dico, cari colleghi agenti immobiliari: È FINITA!

Se la categoria dei mediatori del credito è stata spazzata via in forza di legge, quella degli agenti immobiliari sarà fortemente ridimensionata da un mercato privo di qualunque legame e riferimento col recente passato di vacche grasse.

Il nuovo gioco nel settore immobiliare parte dalla qualità; e la qualità significa selezione.

Selezionare significa istituire percorsi annuali di aggiornamento obbligatori per chi vuole continuare ad intermediare. Quindi conoscenza delle nuove norme, ma anche arte della comunicazione, adeguato uso degli strumenti informatici, riflessi di cultura generale.

Eh sì, anche di cultura generale, perchè sono stanco di leggere il verbo avere (hai) senza “acca” e la “o” di “oppure” con l'”acca”; stanco di quelli che si lamentano che il telefono non squilla, ma ignorano la potenza di una notifica di twitter o linkedin e poi li trovi sulla porta dell’ufficio a fumare oppure al bar a fare quattro chiacchiere; stanco di quelli che si lamentano che non si lavora, ma quando dici loro che che devono cambiare il modo di comunicare e concentrarsi su web e sull’uso dei social media ti guardano straniti e dicono che “non hanno tempo”.

Fare selezione significa ridurre il numero di operatori? Sì, senz’altro, ma va bene così.

Meglio confrontarsi con la metà degli operatori attuali, ma specchio di un’alta professionalità e di un ricononoscimento concreto sia da parte delle istituzioni che dal mercato dei consumatori.

Qualche spunto per chi dovrebbe tutelare la categoria:

  • perché non lavorare ad un percorso di garanzia legiferato che tuteli nel senso più ampio del termine il cliente sin dal primo approccio al mondo casa?
  • Tale percorso non individuerebbe l’agente immobiliare come anello indispensabile della filiera?
  • E a fronte dell’aumento della percentuale di “transato” non si potrebbe valutare un calmieramento dei compensi?

In merito alla fiscalità:

  • vi pare possibile che un soggetto privato che si serve dell’operato di un’agente immobiliare possa godere di una detraibilità delle provvigioni pagate del 19% fino a un ridicolo massimo di 1.000 euro e solo sull’abitazione principale?
  • Vi pare ragionevole che ad una fattura per servizi (provvigioni) si debba applicare un’aliquota iva del 21%?

E parliamo ancora di evasione?

Occorre rivolgersi con forza alla politica per favorire un provvedimento che aumenti la detraibilità delle provvigioni pagate e che riduca sensibilmete l’aliquota iva da applicare. Come per incanto l’economia “sommersa” rivedrà la luce perchè il cliente sarà il primo controllore del sistema in quanto primo beneficiario.

Come principali attori del mercato immobiliare, abbiamo la responsabilità comune di cambiare, di determinare innovazione e diventare portatori sani di qualità; tornare a studiare per capire come muoversi in un mercato posto all’interno di una società che muta rapidamente negli stili di vita e nella composizione etnica.

Nessuno è escluso e chi arriva secondo non si classifica 😉

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Autore

Gerardo Paterna

Da 25 anni nell'immobiliare come consulente, oggi sono un divulgatore a tempo pieno. Lavoro con imprenditori, aziende e startup consapevoli per creare e comunicare progetti e servizi per l'immobiliare. Produttore del format video #losgabello e dell'evento annuale Sinergie. Autore del libro Comprare e vendere casa - Luoghi comuni protagonisti e verità di un mercato in continua evoluzione". Colleghiamoci su Linkedin!

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