Vi avviso, il post è lungo, ma il tema è attuale, alcuni ospiti hanno ignorato la mia richiesta di sintesi, ma io non ho applicato censure. Dedicatevi qualche minuto in più e, se volete, dite la vostra!
A turbare i sonni degli agenti immobiliari non bastavano l’abusivo di turno, il collega scorretto o il cliente che tenta di bypassare il pagamento delle provvigioni.
Nel corso degli anni, molte sono state le cause di paure più o meno manifeste, paure diventate vere e proprie nemiche della categoria degli intermediari immobiliari.
Così, ecco avvicendarsi lo spettro del “franchising“, cavalcato in ogni sua declinazione fino a generare una vera e propria crociata che dura da anni e che non si è mai sopita, fino al pericolo imminente della “disintermediazione” alimentata, secondo molti, dalle politiche commerciali dei portali immobiliari che da un lato drenano risorse economiche agli agenti immobiliari e dell’altro ammiccano ai soggetti privati dando loro le stesse chance a disposizione dei professionisti, innescando così una spirale che destruttura l’operato dell’intermediario.
Come se non bastasse, ecco palesarsi l’incubo peggiore di tutti, le banche che entrano nel settore dell’intermediazione immobiliare. Prima Unicredit con Subitocasa, a seguire Intesa San Paolo (contattata, risponde solo col comunicato stampa) che annuncia piani imponenti con l’apertura di 300 agenzie entro il 2017. Nell’ambiente si parla anche di BNL (anche questa contattata, ma non risponde) e, udite udite, anche dal mondo cooperativo pare che si guardi con interesse al settore.
L’alzata di scudi è stata immediata e imponente, la base si è sollevata sostenuta dal mondo federativo, nei gruppi di discussione sui social network serpeggia il terrore.
Il messaggio è: “Attenzione colleghi, questi ci fanno chiudere!“.
Prima di dare spazio agli ospiti, da agente immobiliare vi dico la mia. Io lo scudo non l’ho alzato. Anzi, spero che l’avvento di qualche struttura commerciale con risorse adeguate ed un progetto ben strutturato, possa contribuire ad alzare l’asticella del servizio reso dai professionisti dell’intermediazione. Che si tratti di banche o di un’azienda che arriva dalla luna poco importa, il settore ha bisogno di più qualità, di competenza e di tagliare qualche ramo secco.
Le banche hanno un vantaggio competitivo? Si, può essere.
Il mercato tuttavia non fa sconti a nessuno e se per un verso il “gigante” spaventa, non dimentichiamoci che la strada anche per lui è comunque in salita.
Avete idea di cosa significherà formare le decine, le centinaia di soggetti che dovranno portare avanti l’attività commerciale? Molti tra questi saranno over 40, abituati al ritmo bancario; mandarli a competere nella giungla del mercato non sarà facile. E se pure ci riuscissero, rappresenterebbero una quota di operatori di qualche centinaio di persone in un mercato fatto da decine di migliaia di agenti immobiliari. Si chiama concorrenza, nulla di più. Sarà una sfida per tutti distinguersi e fare una salto di qualità.
Inoltre, se nuovi competitor si affacciano sul mercato è perchè hanno trovato, nonostante tutto, un ambiente favorevole dove insediarsi. Forse qualche responsabilità ce l’abbiamo anche noi agenti immobiliari, non vi pare?
Io mi fermo qui, vi presento gli ospiti che ringrazio per la disponibilità.
Ho posto loro due domande. Secondo voi come hanno risposto? Scopritelo subito!
Non dimenticate di lasciare un commento!
Ospiti intervistati:
Bruno Vettore – Imprenditore ed esperto di settore – Coldwell Banker
Dario Castiglia – Presidente RE/MAX Italia
Raffaele Racioppi – Esperto di MLS (Blog di Raffaele Racioppi)
Enzo Scimone – Agente Immobiliare (Kassyel Immobiliare)
Paolo Righi – Presidente Nazionale FIAIP
Valerio Angeletti – Presidente Nazionale FIMAA
Massimo Costantino Macchitella – Direttore Generale Unicredit SubitoCasa
Scarica le slide delle risposte in formato PDF oppure visualizza direttamente la gallery qui sotto.
Lascia una commento