Emotività o concretezza?
Quando sento parlare di formazione e coaching per l’immobiliare, specialmente se di matrice americana, avverto crescere in me una serie di pregiudizi. Questi si basano su una soggettiva percezione di inconcludenza, di inefficacia dimostrativa.
In molta formazione (non solo americana) gli aspetti emotivi, emozionali e di suggestione collettiva, prendono il sopravvento sulle esigenze pratiche di un percorso che dovrebbe determinare la costruzione di competenza.
Può capitarti di assistere ad un corso “show” divertente, ma con un pattern impercettibile a base di filastrocche manipolatorie condite da un’euforia motivazionale che ti lascia appena risali in automobile.
Domandati: com’è cambiato il mio modo di lavorare dal giorno dopo? Soprattutto, quali migliorie ho registrato nella gestione e nel fatturato dell’agenzia?
Si può motivare un agente immobiliare?
Prima di ospitare Tiziano Benvenuti a #losgabello, ho avuto modo di conoscere direttamente, da vicino ed in modo ripetuto, il metodo formativo applicato con successo anche in Italia.
C’è una linea di demarcazione netta e profonda tra il metodo Mike Ferry, adottato e adattato al mercato europeo da Tiziano Benvenuti, e tutto il resto che possiamo classificare come formazione e coaching per l’immobiliare. Il primo mantra è che non è possibile motivare una persona che non abbia in sé la forza di muoversi verso un’obiettivo.
C’è di più. Il metodo in questione non ti dice solo quello che devi fare, ma ti spiega come, accompagnandoti col coaching verso un obiettivo ambizioso, ma realistico. E misurabile.
Il dubbio è cultura
Quando devi fare una scelta su formazione e coaching per l’immobiliare, è bene avere una buona dose di scetticismo per non perdere tempo e soldi con soluzioni inadeguate e inefficaci.
Quindi come fai a valutare la bontà di un metodo formativo? Per usare un’analogia evangelica, devi imparare a separare il grano dalla zizzania, il valore del risultato dalla distrazione di una promessa non mantenuta.
Provare è il modo migliore per farsi un’idea autonoma. Inoltre, la credibilità di una società di formazione puoi misurarla in:
- tempo di permanenza sul mercato;
- fatturato;
- numero e fedeltà dei clienti.
Un ultimo consiglio è di valutare lo scenario a cui andiamo incontro, dove la riconoscibilità è un valore che farà la differenza rispetto alla concorrenza. Adotta una metodologia collaudata e riconosciuta nei risultati, aderisci a standard e comunità professionali internazionali. In altre parole, guarda oltre lo steccato della tua agenzia.
Passaggi chiave dell’intervista
01:20 – A di acquisizione: cosa sfugge ancora a tanti agenti immobiliari?
03:35 – Mike Ferry vs tutti gli altri: 3 cose che vi distinguono da scuole/academy/trainer vari?
06:55 – Cosa sarebbe Mike Ferry senza il “coaching”?
07:35 – Acquisizione sì, ma non improvvisata. Perché è un errore mandare giovani senza esperienza e preparazione a suonar citofoni?
11:25 – Quali sono 3 consigli gratis che daresti ad un agente immobiliare fresco di nomina?
13:00 – Come si entra in contatto con Mike Ferry Italia?
Guarda il video e, se ti va, lasciami un commento in fondo all’articolo.
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