Non perderti i nuovi post!

Ricevi ogni settimana la mia newsletter con un contenuto originale e gli ultimi articoli del Blog

Accetto la privacy policy

licenza delatoria

Gli 007 del mattone con licenza delatoria

1024 536 Gerardo Paterna

Gli addetti ai lavori sanno bene che lavorare con un regolare incarico, porta con sè, tra i molti vantaggi, un concreto aiuto nell’applicazione delle norme antiriciclaggio e adeguata verifica e identificazione della clientela.

Grazie (si fa per dire!) a quanto previsto dalle norme in questione (Decreto Legislativo 21 Novembre 2007, n. 231/2007), l’agente immobiliare ha ereditato una serie di obblighi:

1) adeguata verifica della clientela;
2) redazione di una scheda di analisi del rischio;
3) obbligo di astensione da attività verso clienti non in grado di ottemperare agli obblighi di verifica adeguata;
4) segnalazione alla UIF (unità di informazione finanziaria o, nella lingua di Sua Maestà, “financial intelligence unit” istituita presso la Banca d’Italia) di operazioni finanziarie sospette (la segnalazione resta secretata e può finire sul tavolo della Guardia di Finanza o della DIA).

È chiaro che approssimazione, imbonimenti, pacche sulle spalle e ammiccamenti, accordi verbali e superficialità varie avranno, anche grazie alle norme di legge in vigore, i giorni contati.

Come si comporterà l’agente immobiliare diligente davanti alle più classiche obiezioni dei padroni di casa, ovvero:

 – io non firmo niente;
– se vuole la casa è questa, la mia parola vale quanto un contratto;
– mi sono trovato male con altre agenzie quindi se volete portatemi il cliente ma non voglio impegnarmi con nessuno;
– eccetera, eccetera, eccetera?

Riuscirà il moderno agente immobiliare, ormai assurto anche a “007 del mattone”, a coniugare l’esigenza di fare fatturato col riconoscimento della propria professionalità ed il rispetto delle regole?

La sensazione è che il mondo reale delle compravendite sia ancora avvolto nella nebbia di un’invidiabile inconsapevolezza, dove c’è ancora chi ti guarda stranito quando provi a spiegare l’obbligatorietà della certificazione energetica oppure, in molti casi, quando ti accorgi che parlare di incarico di vendita è ancora tabù!

Certo, occorre fare un po’ di autocritica: molti dei mali che lamentiamo come categoria sono ascrivibili ad anni di pratiche mediatorie scellerate e leggerezze che ne hanno minato la credibilità, sminuendone la reputazione.

Basteranno le norme di legge a ricostruire la verginità e a conferire nuova dignità alla professione? Probabilmente se la formazione costante degli agenti, vecchi e nuovi, sarà considerata da questi un valore aggiunto, potremo confidare di vedere un adeguamento ai tempi e al mercato attuali; resta indispensabile però una comunicazione massiva verso i consumatori, delle regole e degli obblighi a cui adeguarsi.

Le associazioni di categoria e le grandi famiglie commerciali (franchising e aggregazioni varie) possono e devono fare la loro parte nel sostenere il comparto della mediazione, ponendo in essere azioni concrete di diffusione dell’informazione e tenendo ben presente che senza conoscenza, non c’è nè libertà di scelta e nemmeno futuro.

Non perderti i nuovi post!

Ricevi ogni settimana la mia newsletter con un contenuto originale e gli ultimi articoli del Blog

Accetto la privacy policy

Autore

Gerardo Paterna

Da 25 anni nell'immobiliare come consulente, oggi sono un divulgatore a tempo pieno. Lavoro con imprenditori, aziende e startup consapevoli per creare e comunicare progetti e servizi per l'immobiliare. Produttore del format video #losgabello e dell'evento annuale Sinergie. Autore del libro Comprare e vendere casa - Luoghi comuni protagonisti e verità di un mercato in continua evoluzione". Colleghiamoci su Linkedin!

Tutti gli articoli di: Gerardo Paterna

Lascia una commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.