L’impatto del fenomeno, la complessità del modello
Il fenomeno Instant Buyer lascia il segno anche in Italia grazie a Casavo, il maggiore operatore europeo che sta seguendo le orme del colosso USA Opendoor. Se ancora non conosci questo fenomeno, te lo racconto in poche parole: si tratta di investitori immobiliari industriali che acquistano le case attraverso un sistema di offerta istantanea.
Utilizzando tecnologie dedicate, l’IBuyer è in grado di raccogliere le informazioni necessarie per determinare il prezzo di acquisto di un certo immobile. Successivamente a questa prima offerta (di solito in 24 ore), viene effettuato un sopralluogo per la conferma della stessa. Nel giro di 30 giorni (questi i tempi promessi da Casavo), il proprietario di casa riceve il pagamento del prezzo pattuito in presenza del notaio. Dopo l’eventuale restyling dell’immobile o del frazionamento (laddove possibile), l’immobile (o gli immobili) vengono reimmessi sul mercato.
Forse penserai che di nuovo ci sia poco in questo business, che in passato hai conosciuto diversi soggetti abituati a comprare o vendere, personaggi in cerca dell’affare o di qualche persona in difficoltà pronta a vendere con un forte sconto.
I 3 fattori chiave
Il modello dell’iBuyer moderno si basa su 3 fattori chiave:
- Velocità di compravendita: il tempo è denaro, pertanto sia nell’acquisizione che nella vendita il fattore tempo influenza la buona riuscita dell’operazione. Tempi ridotti consentono di fare circolare il capitale più velocemente e dare al business una connotazione industriale impensabile per gli operatori della old economy.
- Margine operativo: l’iBuyer, rispetto agli operatori tradizionali, lavora su marginalità molto basse, pochi punti percentuali. In questo modo viene ridotto lo sconto richiesto al proprietario rispetto al valore di mercato del bene. Anche in caso di vendita, la bassa marginalità attesa aiuta l’iBuyer a rimanere competitivo.
- Capitale: l’esperienza USA insegna che l’attività dell’Instant Buyer non è per chiunque. Vi sono pochi operatori, ipercapitalizzati per centinaia di milioni di euro, fino ad arrivare a soggetti come Opendoor e Zillow Offers (sì, figlio del portale di annunci immobiliare) che hanno superato da tempo la soglia del miliardo di euro investito.
In questa partita anche la tecnologia e le connessioni professionali giocano un ruolo importante. L’iBuyer è un soggetto del tutto nuovo rispetto al passato.
La strada obbligata per la crescita
Per l’iBuyer crescere significa reperire sul mercato sempre più capitali. Il tipo di business richiede grandi disponibilità che possono essere raccolte attraverso l’apporto di capitale da parte di soci e investitori privati ed istituzionali oppure attraverso l’emissione di titoli di debito (bond).
Casavo in soli 2 anni ha reperito risorse per 100 milioni di euro, dei quali 70 destinati alle operazioni di acquisto e ristrutturazione e 30 destinati allo sviluppo dell’azienda (tecnologia, risorse umane, marketing). In Casavo le acquisizioni dirette sono state circa 300 e le persone assunte quasi 100. Nel video che ti propongo sono insieme a Giorgio Tinacci, Founder e CEO della società. Giusto per darti un’idea sul trend di crescita, l’intervista è stata girata a fine ottobre 2019 ed il team contava 60 persone! Tra gli investitori di Casavo compaiono: Picus Capital, Project A Ventures, 360 Capital Partners, Kervis Asset Management, Boost Heroes, Marco Pescarmona (fondatore e presidente di Mutuionline), Rancilio Cube, Greenoaks Capital.
Sempre restando in tema di capitali, è recente l’emissione di un bond attraverso Amundi SGR, la società di asset management controllata da Crédit Agricole. Questa operazione è coerente col piano di sviluppo che vede Casavo impegnata non solo nelle principali città italiane (Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna), ma anche in Spagna. Ecco il commento di Giuseppe Caputo, CFO di Casavo: “Siamo orgogliosi di questa operazione perchè oltre alla raccolta di ulteriore capitale, ci ha permesso di portare a termine con successo la nostra prima emissione di titoli di debito con un player istituzionale, consentendoci di contribuire a finanziare le nostre operazioni immobiliari in continua crescita”.
La crescita del modello passa anche dalle connessioni professionali. Negli USA è recente il caso dell’iBuyer Offerpad che ha stretto un accordo col network Keller Williams per creare Keller Offers. In questo modo i 160mila consulenti immobiliari KW potranno inserire nel loro panel di servizi anche un’offerta di acquisto dall’iBuyer. E in Italia quale sarà la prima rete a muoversi in questa direzione?
Le opportunità per l’agente immobiliare
L’arrivo di questa tipologia di investitori ha creato una certa preoccupazione tra gli agenti immobiliari. Dovresti temere di perdere quote di mercato a causa dell’iBuyer? Come ogni nuovo servizio, anche l’Instant Buyer saprà ritagliarsi il proprio mercato. Tuttavia insieme ad una nuova criticità arriva anche l’opportunità.
Casavo lavora abitualmente con l’agente immobiliare sia in fase di acquisizione che di successiva rivendita. Ha coinvolto oltre 1000 agenti immobiliari in un network relazionale di collaborazione per avvicinarsi sempre di più al mercato. L’iBuyer ha bisogno di molte opportunità di acquisto, nel minor tempo possibile. Conosci un miglior alleato dell’agente immobiliare per questo investitore?
Il cambiamento è uno stato fluido che richiede capacità di adattamento, innovazione e mentalità aperta. Se rimani flessibile e lavori su competenze, riconoscibilità e network, l’interazione con l’iBuyer saprà riservarti grandi opportunità!
Passaggi chiave dell’intervista
01:31 – Siete al secondo round da 50 milioni di euro raccolti. Qual è il progetto dietro la ricerca di capitale? Ci sarà una fase 3?
05:18 – WeWork non si quota più e i maligni dicono che dietro al proptech, spesso, c’è solo real estate. Quanto tech c’è dentro Casavo?
08:40 – In 2 anni avete creato circa 60 posti di lavoro. Com’è questa squadra delle meraviglie?
11:47 – Ci ricordi quali opportunità esistono per l’agente immobiliare? Dove e per quale tipologia immobiliare?
15:32 – Tra i vostri sostenitori c’è Marco Pescarmona, fondatore di MutuiOnline. Casavo offrirà mutui per accelerare la vendita degli immobili?
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