5 fattori per i quali non arriva l’acquirente
Se la casa non si vende, le ragioni possono essere molteplici:
- una scarsa motivazione da parte del proprietario;
- una valutazione economica, o attesa di realizzo non in linea col mercato;
- una gestione della vendita poco professionale e quindi inefficace;
- un mercato immobiliare con molta offerta e poca domanda;
- lo stato dell’immobile o il suo posizionamento poco apprezzati.
Nel mercato USA, società ipercapitalizzate (parliamo di centinaia di milioni di dollari) come Opendoor, Zillow, Bungalo, Knock e Offerpad intervengono come investitori diretti (iBuyer o Instant Buyer). L’immobile viene acquistato, ristrutturato e ricollocato sul mercato in breve tempo. L’iBuyer guadagna tra il 2% e l’8% (sotto forma di sconto dal prezzo di acquisto) e sull’eventuale maggior ricavo derivante dalla riqualificazione dell’immobile.
La caratteristica di questa attività è la velocità alla quale viene concluso l’acquisto, di solito bastano pochi giorni ed un paio di sopralluoghi.Il prezzo viene definito grazie a piattaforme tecnologiche di valutazione con algoritmi proprietari, che analizzano dati e variabili del mercato immobiliare locale. Spesso, la ragione per cui una casa non si vende risiede proprio in un prezzo sbagliato.
La collaborazione tra iBuyer e agente immobiliare
La figura dell’iBuyer si inserisce perfettamente nel contesto del proptech, dove la tecnologia affianca l’immobile e le sue mutevoli esigenze.
Un aspetto positivo riguarda la sinergia creata con gli agenti immobiliari, sia negli USA che in Italia.
L’agente immobiliare, infatti, ha modo di capitalizzare la sua conoscenza del mercato locale ed il suo relazionale segnalando immobili da acquistare ed avendo la possibilità di trattarne la successiva rivendita. Una doppia opportunità anche in casi complessi, quando una casa non si vende!
In Italia, Casavo è la prima realtà iBuyer. La società è guidata da Giorgio Tinacci e coinvolge un team di 45 persone. Casavo è un esempio virtuoso di valorizzazione delle competenze dell’agente immobiliare, tant’è che la maggioranza delle opportunità di investimento nascono proprio grazie alla relazione con gli intermediari professionali.
In circa 2 anni di attività, Casavo ha collezionato numeri interessanti:
- 10.685 sono le proprietà valutate;
- 50 milioni di euro è il capitale raccolto;
- Milano, Torino, Genova e Firenze sono le città attualmente servite.
Come si evolverà questo modello di business?
A guardare gli Stati Uniti d’America, il futuro dell’Instant Buyer sembra essere già tracciato:
- incremento della raccolta di capitali da impiegare nell’acquisto diretto;
- implementazione delle tecnologie di valutazione;
- attività diretta nel credito immobiliare (mutui e finanziamenti) come già accade con Opendoor Home Loans e Zillow Home Loans.
In attesa di vedere cosa succederà in Italia, ti lascio a questa puntata de #losgabello, dove Fausto Maglia, responsabile marketing di Casavo, ci racconta tanto del mondo Casavo e dice la sua anche sui modelli di intermediazione digitale.
Passaggi chiave dell’intervista
00:35 – Il primo iBuyer 100% made in Italy: come vanno le cose dal lancio del progetto?
01:40 – Avete concluso un altro round di finanziamento: quanta fiducia c’è nel vostro business?
03:30 – Casavo e la sfida della scalabilità del modello: quanti limiti ha ancora la tecnologia nell’aiutarvi a decidere cosa acquistare, dove e a quale prezzo?
06:00 – Casavo e gli agenti immobiliari: quali opportunità di collaborazione ci sono con questi professionisti?
07:40 – Innovazione e modelli ibridi di intermediazione: che idea vi siete fatti?
10:33 – In quali nuove città arriverete?
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