Il senso dell’impresa
Tutte le imprese piccole o grandi partono per durare nel tempo. Non esiste un’impresa nata per finire nel giro di pochi mesi. Eppure capita anche questo, te lo dice uno che l’ha vissuto in prima persona.
La domanda che ti faccio è: quanto durerà la tua azienda?
Molti pensano che la durata di un’azienda dipenda dall’idea geniale, dall’intuizione o dal prodotto che la origina. Altri credono che tutto sia nelle mani del leader carismatico.
La realtà è che il senso dell’impresa è l’impresa stessa.
C’è il caso di un’azienda nata per riparare batterie e che poi è diventata quella che ha permesso, per la prima volta al mondo, di effettuare una chiamata vocale da un telefono senza fili: era il 3 aprile 1973. L’azienda era Motorola. Oggi non esiste più, ma è durata 83 anni.
Un altro esempio è quello dell’impresa nata per costruire radio. Oggi è una delle società di intrattenimento più complete al mondo, con quattro divisioni operative: elettronica, film, musica e servizi finanziari. Si tratta di Sony, azienda che ha 76 anni.
Definire un’attività “costruita per durare nel tempo”
James C. Collins, autore e consulente americano per la gestione, la sostenibilità e la crescita aziendale, sostiene che: “L’unica fonte di stabilità davvero affidabile è un forte nucleo interiore e la volontà di cambiare e adattare tutto, tranne quel nucleo“.
Che il tuo viaggio aziendale inizi in solitaria o in compagnia, è essenziale che esista quel “forte nucleo interiore“. Si tratta di un’ideologia di base alla quale si affianca il futuro immaginato. Sono questi due elementi, insieme, che formano la visione aziendale.
L’ideologia di base racconta i tuoi valori, chi sei oggi. Il futuro immaginato è ciò che vuoi realizzare, ma senza dimenticare la tua origine.
Un esempio pratico nell’immobiliare
Sei un agente immobiliare riconosciuto per integrità morale, coerenza e competenza. Questo è il tuo nucleo interiore che non deve cambiare mai.
Il tuo futuro immaginato è semplificare la ricerca di casa e la compravendita.
È questa parte che deve cambiare, preparandosi a navigare tra le onde del cambiamento, affrontando le asperità del tempo e del mercato, adeguandosi al progresso della tecnica.
Ricorda sempre che il tuo scopo deve andare oltre il profitto. È solo così che potrai essere nella schiera delle aziende visionarie.
Un secondo aspetto riguarda il rifiuto di una visione limitante. Cosa significa?
Che il tuo futuro immaginato potrebbe condurti dove non te lo aspetti. Ricordi l’esempio di prima? Sei un imprenditore nella mediazione immobiliare che desidera semplificare la ricerca di casa e la compravendita.
Il rifiuto di una visione limitante potrebbe portarti a disegnare un nuovo modello di agenzia, oppure a ripensare da zero il servizio di mediazione. Potresti anche smettere di fare l’agente immobiliare e trasformarti in un’azienda digitale che ti porta comunque verso la realizzazione del tuo obiettivo.
Durante il percorso adotta queste 5 regole:
- prova tutto ciò che può portarti verso la meta
- accetta l’errore, è un corso di formazione!
- fa piccoli passi in avanti, non fermarti mai
- dai spazio alle persone che lavorano con te
- costruisci un’organizzazione che funzioni anche senza di te
Non ci sarà mai un momento in cui potrai fermarti e dire: ce l’ho fatta. La realtà è che non ce la farai mai, perché sarai sempre alla ricerca di qualcosa di più o di diverso.
Sai come si dice: il compiacimento porta al declino!
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