Sono davvero felice che il collega bergamasco Giuliano Olivati, sia stato coinvolto in quell’incontro serio, ma scherzosamente identificato come il “Bilderberg dell’immobiliare”; a vostro uso e consumo ecco il link della sintesi:
http://blogimmobiliarebergamo.blogspot.it/2013/04/dal-vostro-inviato-al-bilderberg-dell.html.
Mi pare un’ottima opportunità di confronto per uscire dal solito coro di scienziati con i loro grafici a nido d’ape e preveggenti (esatto, preveggenti!) più o meno blasonati che si annidano tra un mattone e l’altro confidando che una rondine realizzi proprio li l’atteso nido e si possa finalmente esclamare: è primavera!
Agenti immobiliari, giornalisti, uffici studi, economisti, un tavolo più che degno, a far di conto con quel che resta del vecchio mercato.
Da quel che ho letto traggo utili spunti, osservo divertito qualche critica meritata nei confronti dell’OMI (Agenzia del Territorio), concordo sulle osservazioni verso le banche che (con licenza) sono “maldestramente” alle prese con i distressed assets sottostanti i non performing loans (per intenderci la casa prossima all’asta della zia Maria che non paga le rate di mutuo, ma anche il “sciur padrun” con operazioni immobiliari finanziate per intero ma lasciate a metà).
Il finale, rivolto a chi sostiene di voler vendere casa, lapidario: “La tua casa poteva valere 100 quando l’acquirente poteva fare un mutuo di 80; ora la tua casa vale quello che ti offrono, non quello che chiedi”.
Tutto vero.
Dopo il confronto però, è necessario che le intelligenze lavorino in concreto per mettere in campo un modello sostenibile che diventi routine, dal “marciapiede” alla “sala ovale” delle banche, per creare nuovo valore da un settore che è radicalmente mutato, senza principio di gradualità, ma che offre numerose opportunità per gli operatori che puntano sulla competenza. Come sostengo da un po’ di tempo, “anche questo è ripresa“.
Che si tratti di fare repricing o gestione di crediti immobiliari, il punto è che dobbiamo superare la fase di “moral suasion” e passare all’azione. Gli ingredienti sono tutti sul tavolo: creatività, competenze, soluzioni e mattoni….tanti mattoni.
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