Sul tavolo dell’immobiliare sono molti i temi aperti; il 2015 è l’anno in cui le trame saranno svelate al mercato e capiremo bene cosa potrà avere continuità e che cosa verrà invece archiviato.
Parlando di trama e sviluppo di nuovi progetti, ho lasciato passare qualche settimana dopo l’annuncio che vede Raffaele Racioppi e Casa.it uniti dal comune progetto per l’integrazione di MLS e quindi la creazione di un aggregato informativo ancora inedito nel real estate del nostro variegato bel paese.
Da agente immobiliare e curioso osservatore di tutto ciò che tocca l’ambito immobiliare, ho letto post e reazioni, interviste e mi sono fatto una certa idea di questa iniziativa. Ho deciso quindi di porre alcune domande (non proprio comode a dire il vero!) a Raffaele che ha accettato, con la consueta disponibilità, di rispondere.
Preciso che le risposte hanno superato il severo vaglio dell’ufficio stampa di Casa.it e che, ad una domanda forse un po’ troppo sfacciata, mi ha risposto con una promessa. Mentre scrivo questo post devo decidere se riportarla in fondo all’articolo o se sottrarmi all’istinto 😉
Beh, intanto godetevi domande e risposte.
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Ciao Raffaele, intanto complimenti per la tua nuova avventura che ha riscosso molti consensi. Non mi sono però sfuggiti commenti conditi di perplessità e qualche nota di sarcasmo (!).
Secondo te, cos’è che alcuni colleghi non riescono ancora a comprendere pienamente?
Ciao Gerardo, grazie innanzitutto per i complimenti e per questa intervista che mi permette di dare qualche prima informazione che, nonostante si sia in una prima fase organizzativa, può comunque dare le linee guida del percorso che abbiamo intrapreso.
Le perplessità cui ti riferisci credo siano normali e ti confesso che me le aspettavo e forse anche più cattive.
I portali Immobiliari in questi ultimi anni sono spesso stati al centro di varie discussioni, non ti nego che anche io stesso in più di un’occasione li ho “usati” come spunto per focalizzare l’attenzione sulla necessità di creare un ambiente “protetto” che permettesse di qualificare maggiormente l’attività “garantita e professionale” fornita dall’ Agente Immobiliare.
Al contempo però, come sai, ho sempre evidenziato la necessità di costruire un Modello di Sistema organizzato, strutturato, partecipato e che, data la forza economica dei competitor di riferimento, avesse bisogno “anche” di una solidità economica alle spalle.
In Italia non eravamo abituati a vedere un portale commerciale che si schiera al fianco degli Agenti Immobiliari.
Con queste premesse, i rumors di fondo sono assolutamente normali e motivati.
Qui parliamo di un protocollo di aggregazione tra i vari MLS, personalmente sono molto favorevole a tutto ciò che ci riconduce a mercati evoluti, tuttavia mi chiedo se questo progetto non sia talmente avanti da restare indietro. Siamo in Italia, la collaborazione strutturata è un concetto bellissimo, ma che resta sulla carta, le abitudini sono lente a cambiare e i vari esperimenti di calare l’MLS dall’alto hanno avuto un effetto limitato.Tu pensi che l’iniziativa che stai portando avanti sarà in grado di colmare un gap culturale e tecnologico così marcato?
Domanda bellissima a cui va data una risposta non scontata.
Reputo che la maggior parte degli Agenti Immobiliari abbia già metabolizzato il valore assoluto della collaborazione e stia prendendo in analisi di applicarlo nel proprio iter quotidiano. E qui iniziano le difficoltà.
A mio parere in quest’ultimo decennio c’è stata una grave mancanza di attenzione verso modelli di lavoro diversi ed in particolare verso l’MLS che oramai possiamo considerare uno standard internazionale. Questo ha portato a creazioni e personalizzazioni di un processo consolidato ed ottimizzato da oltre 100 anni di esperienze. In molti infatti pensano che l’MLS sia una novità ma in realtà ha una storia più che centennale.
Il compito più arduo sarà “fare cultura” e per questo è necessario il contributo di tutti e in prima fila non possono mancare le Associazioni di Categoria. E’ necessario ripartire dai fondamentali, così, come alla fonte, bisogna ripartire dagli incarichi “esclusivi”, ad esempio.
Come ogni progetto che si basa sulla condivisione, ci si pone l’eterno quesito sulle regole da condividere. Prevedete un regolamento da far sottoscrivere agli aderenti? Per evitare che la cura sia peggiore della malattia, qual è secondo te il limite da non superare quando si scrivono norme di comportamento? Non dimentichiamo che parliamo di mercato e processi commerciali che non vanno ingessati ma liberati.
È un po’ quanto detto nella precedente domanda, condivido in pieno la creazione di processi aperti ma attenzione che non si sfoci nell’ anarchia comportamentale. Un regolamento etico deontologico deve esserci e deve esserci un controllo sull’ applicazione; come dovrà esserci un provvedimento per gli inadempienti, altrimenti ci troveremo in una giungla aperta ad interpretazioni e questo sarebbe un male.
In sostanza, ritengo che debbano esserci pochissime regole accettate e condivise.
Su questo tema dovremmo certamente aprire una finestra per capire chi ha il compito di scrivere queste regole. Noi possiamo apportare le linee guida dettate dall’ esperienza di chi usa questo modello da decenni, poi però servirebbe il supporto delle Associazioni per istituzionalizzarlo.
So che alcuni produttori di software gestionali per agenzie immobiliari sono stati contattati per fornire loro lo “standard” di comunicazione che consentirà di dialogare con sistemi diversi. Come vi hanno accolti?
Gerardo, come al solito sei informatissimo, (anche troppo :)) questa attività doveva essere “top secret”! Ti rispondo volentieri. Un progetto di collaborazione non può essere un progetto chiuso, anzi, deve essere aperto a tutti i players del settore. Se deve aggregare non può escludere nessuno dei produttori di piattaforme MLS anzi ne deve supportare la crescita!
Stiamo già dialogando con alcuni dei produttori e nelle nostre intenzioni c’è l’apertura a tutti. Questa prima fase è quella della personalizzazione dei tracciati che una volta testati verranno forniti a tutti.
Per risponderti avrei bisogno ancora di una settimana. In questa settimana, infatti, ne incontreremo altri ai quali proporremo l’opportunità di essere tester del processo di condivisione.
Nel frattempo posso dirti che la nostra apertura ai vari soggetti e la manifestazione di supporto per la loro crescita è stata molto ben accettata; di fatto per le piattaforme ci sono solo opportunità: pensa che stiamo elaborando un piano di supporto che permetta loro di aggregare le reti e le micro reti che spontaneamente si stanno creando sempre più sul mercato.
Avete già un’idea di quanto costerà all’agente immobiliare la possibilità di condividere i propri immobili attraverso questo nuovo “super canale”?
Riccardo Rinaldi Sales Manager di Casa.it è al lavoro col suo team per studiare la migliore strategia commerciale per tutti i professionisti del settore. Io posso solo anticipare che ci saranno delle grandi sorprese e delle ottime opportunità per chi fa questo fantastico mestiere.
Infine, mi piace terminare questa intervista con un invito ai tuoi lettori: restate in contatto con noi e seguite gli sviluppi del nostro progetto, ne sarete colpiti positivamente; inoltre, approfondite quello che negli USA è il modello Realtor, perché è quello lo standard a cui facciamo riferimento.
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Adesso spero che Raffaele non si arrabbi 😉
L’ultima domanda è rimasta senza una risposta. Forse le idee non sono ancora del tutto chiare, forse alcuni passaggi devono rimanere ancora riservati.
Comunque sia, a vostro uso e consumo la domanda era questa:
Bene Raffaele, adesso un po’ di rumors…. Il portale attico.it diventerà la vetrina degli immobili condivisi?
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