La Newsletter per disintermediare gli aggregatori sociali
Immagina se da domani l’accesso professionale ai social media o, addirittura al web, richiedesse il pagamento di una somma economica molto alta. Prova ad immaginare, addirittura, un mondo senza media digitali.
- Come cambierebbe il tuo modo di lavorare?
- Come pubblicizzeresti i tuoi immobili?
- Come faresti lead generation?
Riccardo Scandellari, autore, blogger e tra i maggiori esperti di marketing in Italia, fa una domanda coraggiosa: “Conviene costruire su terreni in affitto?”.
La risposta la vedi tutti i giorni scrollando la timeline dei contenuti sui tuoi social network preferiti. Quante sponsorizzate trovi?
La verità è che anche tu, in qualche modo, costruisci il presente ed il futuro della tua azienda su terreni in affitto ogni volta che investi in una campagna di advertising online.
Intendiamoci, i media digitali sono presenti, in salute e vanno messi a frutto.
Secondo un’indagine NIELSEN il web advertising vale il 42,5% del mercato. Nel 2021, questo dato in Italia ha significato ben 3,77 miliardi di euro di raccolta su un totale di 8,85 miliardi di euro (nel totale trovi anche anche la TV, i giornali, i periodici, la radio, le affissioni, etc).
Detto questo, l’imprenditore avveduto riconosce l’esigenza di dover diversificare e migliorare l’efficacia dei modi in cui arriva al proprio mercato.
A parte l’incremento dei costi della pubblicità online, considera che le norme sempre più restrittive in merito alla privacy e al trattamento dei dati personali stanno complicando la gestione della profilazione. Forse ti sei già accorto di quanto sia sempre più difficile raggiungere determinate audience.
Un modo per costruire valore intorno al tuo lavoro, creando e coltivando relazioni con le persone che rappresentano la tua nicchia di mercato, è la newsletter, dove l’attenzione dovrebbe essere più sulla letter che sulle news.
L’email è più viva che mai
Una ricerca di Hubspot racconta che nel 2021 l’interazione con le email è aumentata del 78%.
La messaggistica istantanea contenuta nei vari social e nelle piattaforme come Whatsapp o Telegram per quanto utile, talvolta risulta dispersiva. Quante volte ti è capitato di aver perso un’informazione perché non ricordavi dove l’avevi ricevuta? Quante volte hai dovuto leggere decine di messaggi, anche inutili, prima di arrivare a ritrovare quel pezzo di informazione necessaria?
L’email, viceversa, mantiene quel valore organizzativo, è sempre lì, puoi ritrovarla quando vuoi e facilmente. Sempre più persone la utilizzano per informarsi, approfondire, accedere a nuove competenze, ad offerte e sconti.
Per l’agente immobiliare la newsletter non dovrebbe essere l’ennesima occasione per inviare annunci immobiliari a migliaia di utenti a casaccio, quanto l’opportunità di mantenere e coltivare un filo diretto con i propri clienti, presenti e passati.
Vantaggio e ingredienti per una newsletter che funzioni
La newsletter permette di sviluppare una relazione uno ad uno, un po’ come accade con quella che ricevi ogni lunedì (se sei iscritto) dove puoi rispondermi e interagire.
Hai già tutto quello che ti occorre:
– persone nella tua banca dati con le quali hai parlato o che hai incontrato almeno una volta;
– le tue competenze da condividere per rispondere a domande o risolvere problemi (puoi inserire testo, video, audio o grafiche);
– il bisogno che il mercato ha di ricevere cura, rispetto e attenzione.
Il mio consiglio è di iniziare a dare un’occhiata a strumenti flessibili come Mailchimp (che utilizzo), Send in Blue o GetResponse che semplificano la gestione e ti forniscono una serie di statistiche molto utili.
A prescindere dalla piattaforma scelta, è molto importante comunicare con regolarità, mantenere un tono educato, ma confidenziale, lasciare qualcosa in eredità ogni volta che programmi un invio.
Come far conoscere la tua newsletter? Inserisci un box di iscrizione nel tuo sito web o blog, termina le tue inserzioni di annunci con il link di iscrizione alla newsletter, inserisci quest’ultimo nella firma della tua email o nei vari post che pubblichi sui social network.
Sito web, blog e newsletter possono essere considerati media proprietari, 3 buoni modi per lavorare in modo sartoriale con le persone e favorire la crescita della tua azienda a prescindere dai tanti terreni in affitto!
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