Inizia il viaggio!
Vi ricordate quando da bambini, a scuola, vi facevano scrivere il riassunto della domenica? Ecco, in questa domenica assolata, con Eric Clapton come colonna sonora di sfondo, torno con lo spirito di quegli anni per raccontarvi questa nuova edizione del Real Estate Awards, un appuntamento unico per chi lavora nel settore dell’intermediazione e dei servizi immobiliari.
Anche quest’anno Diego Caponigro, patron dell’evento, mi ha voluto coinvolgere oltre che come moderatore di una delle tavole rotonde, anche nella fase preparatoria dei testi che hanno dato vita alla kermesse del 2017 sotto l’hashtag #beready.
Occhi privilegiati i miei, che vi condurranno in questa due giorni ricca di partecipanti (350 presenti in carne ed ossa oltre ai tanti collegati alla diretta Facebook) e di temi di grande attualità, ma anche pronti a svelarvi il backstage, il dietro alle quinte, con una visione critica e, come sempre, senza filtri.
IA vs AI, tecnologia e umanesimo al servizio dell’immobiliare?
Tra i temi core dell’evento, quelli legati alla prima tavola rotonda, affollatissima di ospiti e incentrata su tecnologia, trattamento del dato e intelligenza artificiale: opportunità o minaccia per l’agente immobiliare? Tanti interventi, tutti pertinenti, che mettono in risalto la differenza tra un algoritmo che favorisce il lavoro dell’agente immobiliare e l’avvento effettivo dell’intelligenza artificiale che è ancora appannaggio di pochissime multinazionali hi-tech e la cui diffusione vera nel settore immobiliare è ancora da venire.
I portali immobiliari puntano sul “dosaggio” della tecnologia verso una categoria professionale ancora poco confidente sia nella comprensione che nell’utilizzo degli strumenti che servono all’elaborazione del dato, fino alla “predizione” dei comportamenti dei clienti online. Provocazione da Giuliano Olivati, vice presidente Nazionale FIAIP (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali) che invita i fornitori di tecnologia a rendere disponibile tutto quanto di più evoluto, certo che l’agente immobiliare sia davvero in grado di mettere a frutto ogni opportunità, senza preclusioni. Mah, su questo aspetto qualche dubbio ce l’ho anche io.
Un intervento di spicco quello di Anna Carbonelli, CEO e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Casa che sciorinando con grande padronanza numeri, trend, politiche delle grandi aziende della tecnologia ed un inciso sull’importanza della collaborazione tra agenti immobiliari, ha strappato ben 4 applausi spontanei!
Incredibile, ma non era il nuovo mostro del settore immobiliare? Il tempo fa davvero miracoli, oppure il settore non ha bisogno di nuove paure.
Airbnb, un’opportunità per gli affitti brevi
Parentesi di grande interesse quella con Matteo Stifanelli, il giovanissimo Country Manager di Airbnb Italia stalkerato per lungo tempo da Diego e finalmente messo sullo sgabello per un’esclusiva intervista a due sulle opportunità derivanti dagli affitti brevi. Una piattaforma quella di Airbnb che ospita non solo gli immobili da privato, ma anche quelli di altri operatori dello short rent come la nota Halldis, la cui testimonianza è arrivata da Antonio Rainò, responsabile della comunicazione della società, presente in platea.
La possibilità di lavorare nello short rent e creare servizi a supporto per l’accoglienza dei clienti non solo italiani, ma anche provenienti dall’estero, è un’opportunità straordinaria. L’italia resta una meta turistica di grande interesse con un fatturato legato agli affitti brevi che ha superato i 3,5 miliardi di euro nel 2016, risultato etichettato come effetto Airbnb.
Il tema sulla tassa per le locazioni brevi e le modalità di riscossione è ancora sul tavolo e gli operatori incassano l’endorsement dell’Antitrust in un parere che, seppur non vincolante per il MEF (Ministero dell’economia e delle finanze), sostiene che gli “obblighi derivanti dall’applicazione di questa legge non sono proporzionati alle finalità di contrasto dell’evasione”.
Staremo a vedere se il legislatore rimarrà sulle sue posizioni o metterà mano alla vicenda favorendo, anziché contrastare come sta facendo, le transazioni online.
Agenti immobiliari e percezione di mercato: ruolo e responsabilità dell’aggregazione
Ho iniziato questa tavola rotonda con una premessa: “Esiste una verità: l’intermediazione immobiliare fa gola a molti”.
Il riferimento non è alla concorrenza tra colleghi, all’eterna disputa tra franchising immobiliare e agenti indipendenti, se collaborare o no, se conviene o meno utilizzare l’MLS (Multiple Listing Service). Lavorare in rete e collaborare non sono aspetti opzionali, ma imperativi e urgenti.
La concorrenza vera riguarda tutte quelle iniziative che mirano a presidiare il segmento di compravendite non intermediato virtualizzando il processo di compravendita e riducendo significativamente l’impatto provvigionale. Non penso solo alle piattaforme che mixano con intelligenza tecnologia e negoziazione assistita (per l’Italia mi viene in mente Homepal, ma vi assicuro che ve ne sono altre, già in Europa, pronte a superare le Alpi). Mi riferisco anche a modelli promossi da intermediari effettivi come ad esempio, nel Regno Unito, Purplebricks che con importi tra le 800 e le 1.200 sterline (iva inclusa) promettono di vendere casa.
Presidiare il mercato di oggi significa:
- rendere efficace il modello di rete in franchising a dispetto della relazione viziosa tra compravendite e numero di affiliati. Non è possibile che il franchising immobiliare goda di salute solo se il mercato della compravendita funziona. La rete serve di più quando le cose non vanno bene;
- confluire verso uno standard di servizio comune, nel rispetto delle diversità, ma caratterizzato per propensione alla collaborazione (non solo tra agenti, ma anche tra franchisor) e formazione costante obbligatoria;
- dialogare col mercato, raccontare alle persone il valore di avvalersi del servizio e delle competenze dell’agente immobiliare. Blog, community, social media per iniziare conversazioni, informare, fornire soluzioni in modo generoso anziché limitarsi a parlare di prodotto.
Le reti commerciali presenti (Dario Castiglia di RE/MAX, Silvia Spronelli di Solo Affitti, Alberto Cogliati di Engel & Völkers), peraltro esempi di crescita in momenti di crisi, hanno dimostrato e sottolineato che il successo dell’agente immobiliare passa da:
- Un modello agenziale allargato a più agenti e fortemente collaborativo;
- Una formazione costante unita alla capacità di anticipare le tendenze del mercato con servizi aggiornati e alla flessibilità del sistema di affiliazione;
- Lo sviluppo di relazioni online attraverso a) il blog (caso pratico di Solo Affitti) insieme a b) incontri offline con clienti e stakeholders (caso pratico di Engel & Völkers con Banca Generali), c) iniziative di beneficienza e segnali di vicinanza al mercato locale (caso pratico RE/Max Italia).
Sul binomio valore della consulenza e dialogo informativo è d’accordo anche Samuele Lupidii di Auxilia Finance, la rete di consulenti creditizi targata FIAIP.
Con le tre associazioni di categoria presenti (Gian Battista Baccarini di Fiaip, Santino Taverna di Fimaa e Paolo Bellini di Anama) ho provato a condurre la responsabilità delle stesse verso una comunicazione più concreta verso il mercato, a favore degli agenti immobiliari. Lo spiraglio possibilista di Fiaip, reduce dall’evento “Fiaip 4.0: La professione al centro dell’innovazione” mi ha lasciato ben sperare fino all’estemporaneo e decontestualizzato attacco verso Intesa Sanpaolo Casa (solita trama sulla presunta commistione tra la banca e la società di intermediazione immobiliare).
L’unico rammarico è quello di non aver avuto la prontezza di spirito di bloccare questo intervento. Voglio pensare ad una deriva dettata dall’inesperienza del neoeletto presidente.
Per quanto riguarda le altre associazioni, grandi promesse di modernizzazione, coinvolgimento dei consumatori e un SI alla formazione obbligatoria, ma con crediti formativi (il che significa nulla di fatto nell’immediato, poi si vedrà). Finché non si comprenderà che bisogna autodeterminarsi come categoria verso uno standard di servizio non faremo un metro in quella direzione.
Livello di soddisfazione da questa parte di confronto? Così così…
Una cena galeotta che rimarrà nella memoria
In vista della giornata successiva, Top Agent, ci siamo ritrovati a cena con alcuni dei relatori. Una sala riservata con muri affrescati ed uno spettacolare soffitto in legno facevano da cornice al momento di convivialità. Intorno alla tavola rotonda tra gli altri, Veronica Gentili, Tiziano Benvenuti, Rudy Bandiera, Fabrizio Cotza, Carlo Giordano e Alessandro Pasqual (a lui menzione speciale per le interviste effettuate durante l’evento).
A tavola viene fuori quello che siamo come persone. Diego non me ne voglia, ma quella cena è stata la miglior “tavola rotonda” dell’evento. Mancava solo una telecamera! Simpatia ed energia positiva dilaganti, uno scontro “fantastico” tra un Tiziano Benvenuti “old style” (per reciproca ammissione con Tiziano non siamo d’accordo su niente, ma ci rispettiamo e forse ci vogliamo anche un po’ di bene), campione di telefonate a freddo, ed una digitalissima Veronica Gentili, generatrice seriale di lead e social media addicted.
Arbitri e suggeritori tutti gli altri, Rudy Bandiera tra due fuochi ed un Carlo Giordano contenuto, ma non troppo, Fabrizio Cotza motivatore pentito, dissacratore e sovversivo nell’anima.
Tra polemiche via web, aneddoti sugli haters professionali e qualche pettegolezzo su una certa fashion blogger è venuto fuori materiale per un libro! Soprattutto, durante il dessert, si è convenuto sul bisogno dell’agente immobiliare di attuare una strategia di comunicazione omnicanale, senza alcuna esclusione.
Top Agent, premi e una sorpresa!
La seconda giornata è un evento nell’evento davvero speciale. Da un paio d’anni Diego ed io stiamo cercando di contaminare la formazione immobiliare con competenze provenienti dal settore digitale e della comunicazione (con la sola eccezione dell’amico Tiziano!). Quest’anno, in ordine di apparizione, abbiamo ospitato Veronica Gentili (Facebook), Rudy Bandiera (Digital Brand), Fabrizio Cotza (Accademia Sovversiva), Tiziano Benvenuti (Mike Ferry Italia), Mirko Saini (Linkedin), Alessio Beltrami (Content Marketing).
È giusto anche ricordare i premiati della prima giornata:
- Miglior Portale Immobiliare: Immobiliare.it
- Miglior Blog Immobiliare: WE Agentz
- Miglior MLS: MLS Replat
- Miglior Brand: RE/MAX Italia
- Miglior Gestionale Informatico: Getrix
- Miglior Progetto Innovativo – Start UP 2017: Realistico
- Special Award, all’eccellenza per il marketing (sponsorizzato da Casa.it): SOGIM
- Special Award, agenzia più prestigiosa d’Italia: Metropolitan Market Center di Roma Engel & Völkers
- Premio alla Carriera: Silvia Spronelli Presidente SoloAffitti
La sorpresa dell’evento è stata la presentazione del libro di Diego Caponigro “Vendere Casa nell’Era Digitale” all’interno del quale oltre alla mia presentazione (!) trovate molti utili consigli su come mettere a frutto il digitale per affrontare le sfide del mercato. Curiosi? Lo trovate su Amazon!
#beready!
Sulle note di “Layla” di Eric Clapton eccomi arrivato alla fine di questo riassunto “della domenica”.
Il Real Estate Awards 2017 con l’hashtag #beready ci ricorda che ognuno, nessuno escluso, è portatore di responsabilità, di concretezza, di evoluzione e di nuovo valore.
#beready è l’invito a fare, senza alibi. Sarai dei nostri?
Lascia una commento