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Startup innovative e immobiliare: perché non possiamo far finta di niente

1024 536 Gerardo Paterna

Perché scrivere ancora di startup innovative?

(l’ultima volta l’ho fatto qui: https://www.gerardopaterna.com/2016/02/05/startup-innovative-e-immobiliare-3-cose-che-devi-sapere-per-non-farti-troppo-male/)

Perché ho la sensazione che l’argomento sia ancora collocato in una zona d’incertezza, quasi come se il settore immobiliare italiano e le aziende che lo popolano non vedano questa grande opportunità e quindi non sentano la responsabilità sociale di avvicinarsi un po’ di più e verificare il da farsi.

D’altra parte l’atteggiamento è diffuso in ogni ambito dell’imprenditoria e degli investimenti del nostro paese. Basta leggere Il SOLE 24 ORE dello scorso 14 maggio per scoprire che “Accelera la fuga delle startup italiane in UK“.

I motivi per scappare

Forse tra le le ragioni, è che negli ultimi 6 mesi nel Regno Unito si sono investiti 2,4 miliardi dollari in startup e in Italia solo 72 milioni di dollari?

O perché burocrazia e fiscalità rendono il Regno Unito un ambiente più amichevole per l’investitore abituato a muoversi su mercati già conosciuti e ritenuti più sicuri e certi nella norma?

O forse perché il tessuto degli investitori è più sensibilizzato e quindi pronto a puntare soldi e competenze su nuove idee e progetti?

Il mondo delle startup italiane nel frattempo è affacciato alla finestra mentre aspetta il “Decreto Finanza per la crescita 2.0” e Startup Italia ha realizzato un bel servizio sulle “8 cose che il Governo deve fare subito per le startup secondo 8 investitori“.

Qui si parla di defiscalizzazione degli investimenti in startup, di detassazione delle exit, di una no tax area fino a 60mila euro di fatturato annuo, di detassazione delle plusvalenze, etc.

L’Italia della concretezza

A prescindere da tutto questo sobbollire, c’è un pezzo di paese che continua imperterrito a sperimentare la via dell’innovazione. Lo scorso 24 maggio ho partecipato al mentorsday promosso dal Polihub (Politecnico di Milano) che, tanto per dire, è il 1° incubatore universitario d’Italia e il 2° d’Europa con ben 70 startup ospitate.

Qui vi sono molte opportunità di investimento, sia di competenze che economico, dove anche l’immobiliare si sta ritagliando una sua nicchia significativa.

Solo qui, ad esempio, troviamo Home3D (http://www.planimetrie3d.com/), una piattaforma per la realizzazione di planimetrie 3d e tour virtuali interattivi, oppure Immo-neo.com (http://www.immo-neo.com/it) che offre servizi di presentazione e promozione degli immobili.

Sempre qui, al Polihub, stanno prendendo forma nuovi progetti con una spiccata declinazione immobiliare che andrebbero “ascoltate”, perché il tanto predicato cambiamento passa anche dalla voglia di scoprire, di vedere, di ascoltare.

Ignorare queste realtà significa apporre il timbro “non interessa” sul futuro che è già presente.

Oltre al Polihub di Milano c’è anche I3P (Politecnico di Torino) che ospita l’ormai nota Reopla (http://www.reopla.it/), dedicata alle reti MLS locali per gli agenti immobiliari che si sta ritagliando un suo spazio nel mercato reale.

Ma se vogliamo uscire fuori dagli incubatori, scopriamo altre iniziative che dovrebbero essere osservate da vicino, valutate nelle politiche di sviluppo e magari supportate anche con un round di finanziamenti.

Ad esempio WIKIRE/WIKICASA (http://www.wikicasa.it/) che ha realizzato un portale web di annunci immobiliari collegato ad un sistema MLS dedicati esclusivamente agli agenti immobiliari (che vuole come azionisti all’interno del progetto), oppure ancora WE-AGENTZ (www.weagentz.com), segnalata di recente anche da CheFuturo! tramite Startup Italia (http://startupitalia.eu/56150-20160530-weagentz-croqqer-toctocbox-certy-fullglass), che promette all’utente di geolocalizzare il miglior agente immobiliare sulla base di recensioni e professionalità di merito sulla scorta di ciò che fa Booking con l’ospitalità.

E adesso?

Sono queste, nei fatti, le ragioni che dovrebbero spingere le aziende del real estate a ricercare il cambiamento nei “poli” di pensiero del nostro paese, supportando e favorendo col proprio background e con la propria capacità di finanziamento eccellenze pronte a “farlo” il cambiamento e non solo a “parlarne”, ricordandoci che:

“Alcuni cambiamenti sono così lenti che non te ne accorgi, altri sono così veloci che non si accorgono di te”.

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Autore

Gerardo Paterna

Da 25 anni nell'immobiliare come consulente, oggi sono un divulgatore a tempo pieno. Lavoro con imprenditori, aziende e startup consapevoli per creare e comunicare progetti e servizi per l'immobiliare. Produttore del format video #losgabello e dell'evento annuale Sinergie. Autore del libro Comprare e vendere casa - Luoghi comuni protagonisti e verità di un mercato in continua evoluzione". Colleghiamoci su Linkedin!

Tutti gli articoli di: Gerardo Paterna

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