Un anno particolare
Il 2020 è stato un anno complicato per l’immobiliare: iniziato sotto i migliori auspici è stato travolto dal Covid19. A fronte di previsioni di mercato negative, la fase post lockdown di primavera è stata invece segnata da un’iperattività da parte degli agenti immobiliari. Almeno fino all’ultimo DPCM del 3 novembre scorso, quando i telefoni hanno smesso di suonare e le attività sono rallentate come diretta conseguenza di provvedimenti restrittivi e di una comunicazione generale caratterizzata da incertezza e timore.
L’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate indica, nei suoi rapporti trimestrali, una riduzione del volume di compravendite pari al 15,5 per cento nel primo trimestre e del 27,2 per cento nel secondo trimestre dell’anno. Tuttavia il “sentiment” generale tra gli agenti è quello di un mercato vivace. Ho ascoltato e incontrato di persona e nel web tanti operatori di ogni parte d’Italia, i quali confermano di avere un “listing” che ha bisogno di essere rimpinguato a fronte di una domanda sostenuta.
C’è bisogno di visione per cambiare
Cosa è successo? L’idea che mi sono fatto è che la famosa quota di “non intermediato” si stia riducendo, a fronte di un aumento della qualità dei servizi di intermediazione, anche grazie all’adozione di nuovi modelli di servizio e tecnologie digitali. I tempi per la trasformazione digitale (o digital transformation) sono finalmente maturi? Questo presunto cambiamento sta influenzando in positivo la percezione del mercato nei confronti dell’agente immobiliare? L’idea della compravendita senza mediazione, l’utopia di un “fai da te” in un mercato sempre più insidioso e complesso, sta giocando a favore degli agenti immobiliari?
Mentre penso alle risposte, sorgono ancora più domande. L’unica certezza è che la categoria ha bisogno di visione, oggi più che mai. Dove guardare, chi ascoltare, quale direzione far prendere alla tua carriera immobiliare e alla tua azienda è il vero nocciolo della questione.
Le numerose acquisizioni nel proptech di quest’anno, giunte come un fulmine a ciel sereno, ma sincronizzate come un coro affiatato, devono farti pensare che qualcosa è cambiato. E non pensare all’Italia, alza lo sguardo verso l’Europa. Ormai lo scacchiere è quello. Il fondo EQT IX che acquista Idealista e Casa.it, ma ancora prima Idealista che acquista Gestim e Miogest, per non parlare dell’ultima acquisizione che coinvolge Casavo e Realisti.co, devono farti pensare che qualcuno ha sia visione che consapevolezza sulla trasformazione digitale del business.
Sinergie, un evento di visione e di confronto
La faccio breve: Sinergie, l’evento dedicato all’immobiliare dei servizi, torna in versione digitale il 27 novembre dalle ore 10:00 alle ore 15:30.
Realizzare un evento di questa portata, in questo periodo, è stato davvero avventuroso. Concentrare una quantità di contenuti come quella prevista in questa occasione, un’operazione impegnativa. 4 stanze virtuali per 23 workshop, 4 talk show, 2 eventi speciali, hanno richiesto una componente tecnologica e digitale significativa. I contenuti saranno trasmessi in diretta, in contemporanea ed avranno una forte dose di interazione grazie ad una chat in tempo reale. Torna il concetto di trasformazione digitale? Se sarai dei nostri ti farai un’idea chiara!
L’obiettivo di Sinergie è proprio quello di portarti valore attraverso la visione ed il confronto. Non è un caso che gli elementi ricorrenti in questa edizione siano proprio visione e trasformazione digitale.
Se vuoi conoscere meglio i protagonisti del real estate, entrare in contatto diretto con loro, capire come stanno affrontando il mercato e fare tuo il concetto di trasformazione digitale, non esiste occasione migliore che partecipare al Sinergie day!
Registrati gratuitamente qui www.gerardopaterna.com/sinergie
Ti aspetto in diretta!
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