Al di là del mare
A Jeff piacciono gli immobili. A guardare meglio, a lui piacciono ancora di più tutti i servizi che ruotano intorno alla casa. Con Amazon Home Service, Jeff Bezos, il patron dell’e-commerce numero 1 al mondo, ha semplificato già nel 2015 la ricerca di professionisti con un’offerta online di 15 milioni di servizi unici suddivisi in 900 categorie professionali. Il servizio è operativo negli USA dove si calcola che siano circa 85 milioni i clienti che acquistano prodotti che richiedono servizi, accessori e installazioni.
E quindi ecco che idraulici, elettricisti, muratori, giardinieri, decoratori, installatori di impianti di condizionamento, di sistemi di allarme, di sistemi di intrattenimento audio e video hanno un canale in più per farsi trovare: Amazon.
Il professionista americano per essere sulla piattaforma paga un costo fisso oltre ad una percentuale su ogni intervento eseguito. La scelta da parte degli utenti avviene sulla base delle recensioni ricevute. Si, proprio così, da 1 a 5 stelle. Noleggiare un professionista non è mai stato così facile. Lo si contatta online, si fissa un appuntamento per stimare il lavoro da fare, il preventivo viene spedito via email ed il gioco è fatto. Tariffe trasparenti, nessun trucchetto ed un controllo sul professionista articolato in 6 fasi, a tutela del cliente. Garantisce Amazon.
Inoltre, il via libera alle assunzioni nella Geek Squad Best Buy, il servizio di assistenza, riparazione e supporto all’installazione di Amazon, dedicato agli acquirenti di tutti quei tecno-gadget in grado di realizzare la casa intelligente, ce la dice lunga sul fatto che Jeff voglia accomodarsi proprio nel tuo salotto. Non è un caso che Alexa, l’assistente virtuale di Amazon, sia già integrato nelle linee di prodotti che invaderanno, con l’aiuto della Geek Squad, moltissime case.
Nei primi giorni di luglio, Jeff ha fatto venire un coccolone a Zillow, il principale ecosistema di portali di annunci immobiliari e banche dati a stelle e strisce tra i quali ricordiamo Trulia, StreeEasy, HotPads, Naked Apartment e Realestate.com. Amazon Home Service apriva infatti agli agenti immobiliari la possibilità di essere inseriti in piattaforma alla stregua di altri professionisti della casa. Questo significa erodere quote di mercato a società come Zillow e Redfin che hanno sistemi di valutazione dell’agente immobiliare basato proprio sulle recensioni.
Risultato del blitz di Amazon? Le azioni Zillow sono scese da 46,15 dollari a 44,54 dollari!
Gli investitori prendono sul serio le sortite di Jeff.
Zillow e Amazon in competizione?
Sfida interessante, considerando che esiste anche un rapporto fornitore-cliente. Infatti Amazon Web Services conserva oltre 100 TB di dati e oltre 300 milioni di immagini proprio di Zillow nel suo servizio di storage in cloud.
Una curiosità: anche Realtor.com, il sito della NAR, la più grande associazione immobiliare degli Stati Uniti d’America, utilizza Amazon Web Services per supportare il traffico generato da 50 milioni di visitatori mensili al sito web ed elaborare decine di milioni di impressioni pubblicitarie al giorno.
Lo scenario non è più così nitido, vero? Da un lato sono un tuo fornitore, dall’altro mi muovo come un concorrente. E che concorrente!
La notizia dell’interesse di Amazon verso l’immobiliare, ha creato qualche turbamento anche qui da noi, in Italia. C’è chi ha subito individuato una nuova forma di concorrenza per l’agente immobiliare e chi invece l’ha assimilata alle piattaforme di intermediazione low cost. In realtà il mercato di interesse di Amazon è quello delle recensioni collegate agli operatori del mercato, tra i quali, in prospettiva, anche quello immobiliare. Per l’agente immobiliare potrà essere un’opportunità di visibilità in più nella sua strategia di comunicazione multicanale.
Agenti immobiliari al bivio
La questione che invece dovrebbe destare qualche preoccupazione, è che queste notizie, che a molti sembrano così lontane, sono avvisi, richiami di attenzione su cambiamenti che molto presto saranno parte della nostra realtà. A nulla varrà lamentarsi quando le cose cambieranno senza principio di gradualità e molti parleranno di crisi. I segnali ci sono, il tempo a disposizione per creare innovazione nel settore anche.
Oggi è necessario intervenire su alcuni aspetti strategici del settore dell’intermediazione.
- E’ un settore che deve essere aperto e non chiuso;
- E’ un settore che deve parlare al consumatore, comunicargli la sicurezza derivante da uno standard di servizio minimo garantito;
- E’ un settore che deve farsi percepire, che si espone al giudizio del mercato, che non teme di farsi recensire;
- E’ un settore che deve lavorare per creare collante nella filiera dell’immobiliare e prendere decisioni importanti per garantirsi rappresentatività;
- E’ un settore che non può più permettersi di essere così frazionato e cieco da non capire che ciò che è accaduto con Uber nel mondo dei trasporti, accadrà certamente con modalità e attori diversi anche nell’intermediazione immobiliare.
Ho letto di recente che “La realtà è ciò che vedono le persone a cui manca la visione”.
Essere troppo assorti nella realtà del tuo quotidiano ti impedisce di osservare l’orizzonte e vedere se è in arrivo una tempesta oppure una nave carica di novità. Non demandare la responsabilità di crescere in consapevolezza. Illuderti che qualcun altro penserà al tuo futuro professionale potrebbe essere l’ultimo dei tuoi errori.
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