Risultato a tutti i costi?
Classifiche e premiazioni sono un must nel settore immobiliare. Il bisogno di riconoscimento è cavalcato da tante aziende per costruire attrazione, consolidare il team, creare motivazione. I risultati sono alla base di tali riconoscimenti, dove la quantità guida la classifica.
Quello a cui si bada meno è ciò che sta dietro ai risultati, al modo in cui sono conseguiti. Di certo c’è impegno e abnegazione, ma pochi si chiedono quanta consapevolezza vi sia dietro a quei numeri, se nel raggiungere i risultati si sono sviluppati e rispettati i valori morali della comunità coinvolta, oppure se sgomitate, narcisismo e manipolazioni siano le fondamenta del successo di quella persona o di quella azienda.
Purché funzioni non è più un mantra contemporaneo. La creazione di ricchezza deve affiancarsi a principi etici molto forti. La responsabilità di tutto questo non dipende da fattori esterni, ma dal singolo individuo chiamato a sviluppare un business consapevole e responsabile in un gioco che mette in palio valori come la credibilità e l’autorevolezza.
Fred Kofman, ex vicepresidente di Google e fondatore di Axialent, società di consulenza aziendale, sostiene che: “Il giocatore è nel gioco e può influenzare il risultato. La vittima è fuori dal gioco e può solo subire le conseguenze dell’azione altrui“.
Essere giocatori significa incidere sulla storia, sul mercato. La consapevolezza è lo strumento per aiutarti a disinserire il pilota automatico della tua routine e a non perdere il prossimo svincolo.
La consapevolezza fa emergere valori e competenze
Il mondo del business può darti la possibilità di far notare le tue abilità, ma anche i tuoi valori. L’obiettivo è quello di trasformarsi da risorse ad esseri umani consapevoli, per trasformare l’organizzazione in uno strumento che raggiunge gli obiettivi rispettando gli altri e favorendo il senso di comunità.
Il punto di partenza è l’adozione di una leadership che rispetta colleghi, collaboratori e dipendenti. Se dai rispetto, esso ti viene restituito. Insieme a questo è importante osservare 3 dimensioni del tuo business la cui analisi ti rivela a che punto sei nel percorso verso la consapevolezza.
- Dimensione impersonale o obiettiva. Qui trovi le competenze tecniche dell’azienda, la sua affidabilità, le best practices. Queste sono indispensabili per fare bene e ottenere risultati. Continui a coltivarle?
- Dimensione interpersonale o relazionale. Qui trovi la qualità delle relazioni che ti permettono di costruire un network solido basato su fiducia e rispetto. Maggiore è la partecipazione, più il network si amplia e diventa stabile. Lavori sulla qualità delle tue relazioni? Chi lavora nella tua azienda fa altrettanto?
- Dimensione personale e soggettiva. Qui trovi la psicologia che determina i comportamenti del singolo. Un’azienda che promuove per i propri collaboratori e dipendenti un ambiente sano, la giusta incentivazione, un’alta qualità di vita, ha una crescita costante. La realizzazione del singolo produce maggiore produttività. Se sei il capo della tua azienda dovresti preoccuparti di questi singoli aspetti. Se invece lavori in un’azienda, oltre a valutarli, dovresti chiederti: cosa posso fare come protagonista del gioco per migliorare la situazione?
Il business consapevole aiuta la crescita delle persone
Dipendenti e collaboratori sono un asset indispensabile per il brand che desidera raggiungere la realizzazione del proprio scopo. Essi devono essere messi nella migliore condizione affinché siano in grado di:
- assumersi la responsabilità delle proprie azioni, scindendola dal concetto di colpa;
- adottare comportamenti in linea con la propria coscienza;
- sviluppare una comunicazione autentica e non manipolatoria;
- imparare le regole di una negoziazione costruttiva, che si cura delle conseguenze sugli altri;
- saper lavorare in modo coordinato col resto del team, rispettando la morale del gruppo e mettendo da parte il proprio ego.
C’è un aspetto tossico che ogni leader dovrebbe rifuggire: l’arroganza. Essa si manifesta quando la visione del capo è assoluta e reale. Qui non c’è dialogo, ma solo ottusità intellettuale. Questa tossina spezza l’armonia del team e demotiva le persone.
Il mercato moderno è alimentato dalle nuove generazioni. Si tratta di persone impermeabili allo stereotipo di successo anni ’90 e più inclini a valorizzare brand e aziende sensibili alle sfide del momento: rispetto delle diversità, inclusione, ambiente, sostenibilità, condivisione.
Un business consapevole e moderno non può prescindere da tutto questo e nemmeno tu, sei vuoi essere protagonista del gioco e influenzarne i risultati!
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