Imparare ad ascoltare il mercato
CompeteRE (nel mercato immobiliare) è un progetto che mi è subito piaciuto. L’idea di Casa.it di strizzare l’occhio agli agenti immobiliari attraverso la condivisione dei loro punti di vista, di dati ed esperienze sul campo, è quanto di più vicino ci sia alla mia idea di comunità immobiliare.
Quando ho ricevuto la prima telefonata dal marketing di Casa.it mi sono detto: perché no?
Nel suo libro Lost and Founder, Rand Fishkin ci ricorda che: “La diversità aumenta la prospettiva, l’empatia e la creatività“. Quale migliore ricetta per competere con successo nel mercato immobiliare?
Iniziamo il nostro viaggio da Roma. Il primo ospite di CompeteRE, in un format video che concentra 3 domande e altrettante risposte in meno di 10 minuti è Paolo Leccese, agente immobiliare con uno spiccato interesse verso il digitale e la comunicazione.
Nuovo contesto? Nuove abitudini!
In questo video abbiamo parlato di come il 2020, anno di pandemia, abbia impresso una forte spinta all’evoluzione digitale del mercato immobiliare romano e delle sue abitudini. Smart contract e firma elettronica sono termini entrati di diritto nel vocabolario degli addetti ai lavori.
Acquirenti e venditori di casa hanno migliorato la propria esperienza di compravendita attraverso l’accesso a portali di ricerca con maggiori servizi e utilità. L’acquirente ha gradito l’introduzione del virtual tour per la prima visita di casa, al fine di ridurre le distanze e risparmiare tempo. Le nuove abitudini delle persone stanno esercitando una pressione positiva verso il cambiamento e gli agenti immobiliari si stanno evolvendo.
Smart Working e Smart Schooling sono, insieme, un’esigenza del nostro tempo che spinge il 46% dei romani intervistati da Casa.it a sostenere che internet veloce è un aspetto rilevante nella scelta di casa. Chi cerca una nuova abitazione si pone la questione, visto che saremo sempre più immersi in contenuti streaming. Netflix e gaming online sono già entrati nel tuo salotto, vero?
Acquisto casa o investo in immobili?
Con Paolo ho parlato anche di investimento immobiliare. L’immobile è percepito come asset oppure il suo acquisto ha solo una finalità d’utilizzo diretto e bene rifugio da tramandare ai posteri? Nel primo semestre del 2020 un’indagine di settore rivelava che l’83% degli acquisti di casa a Roma ha una finalità abitativa. Solo il 17% degli acquirenti romani pensa all’immobile in termini di investimento (es. per reddito da locazione).
Qualunque sia la tua esperienza nel mercato capitolino, il confronto avuto con Paolo Leccese potrà darti qualche spunto di riflessione. Magari si rivelerà l’opportunità di entrare in contatto con un nuovo collega ed ampliare il senso di comunità professionale. Che ne dici?
CompeteRE e Casa.it torneranno presto con un’altro incontro su un tema davvero interessante: il mercato immobiliare del lusso a Roma.
Nel frattempo guarda il video e, se ti va, lascia un commento!
Contenuti:
00:57 – Le persone sono davvero pronte ad adottare tecnologia e digitale nella compravendita di casa? E gli agenti immobiliari?
03:01 – Il 46% dei romani intervistati da Casa.it sostiene che, tra le dotazioni tecnologiche, “internet veloce” è un servizio rilevante nella scelta di casa. Questi aspetti sono determinanti nella valutazione dell’immobile o lo saranno in futuro?
07:15 – L’acquisto di casa è percepito come asset o siamo ancora legati all’acquisto per utilizzo diretto?
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